Contributi storiografici Michele Fatica

Altri hanno ricordato la lunga carriera universitaria di Michele Fatica (1936-2024), laureato nel 1959, storico con molteplici interessi tutti perseguiti con serietà e grandissima dedizione. Presidente della Fondazione A. Bordiga dal 2008 al 2024, nel suo lungo mandato ha sostenuto con decisione l’ambiziosa sfida della pubblicazione degli Scritti di A. Bordiga del periodo 1911-1926 in 9 volumi, affiancando, con i suoi preziosi consigli, la ricerca sul campo e le riflessioni di Luigi Gerosa.

La passione di Michele per la storia del movimento operaio italiano ed in particolare per quello dell’area di Napoli e della Campania nasce alla fine degli anni Sessanta con una serie di ricerche e contributi (possiamo qui ricordare: Il movimento socialista napoletano tra la fine dell'età giolittiana e il congresso di Ancona (1967), La Settimana rossa a Napoli (1968) e Il movimento socialista napoletano di fronte alle elezioni amministrative del luglio 1914 pubblicato l’anno successivo), saggi specifici che saranno però alla base del più ampio Origini del fascismo e del comunismo a Napoli: 1911-1915 del 1971 (La Nuova Italia). Questi studi lo porteranno a cercare e raccogliere la testimonianza diretta di uno dei protagonisti di quelle lotte nella metropoli partenopea: Amadeo Bordiga.

Infatti, Origini del fascismo e del comunismo a Napoli è un libro in cui il confronto e la testimonianza diretta di Bordiga emergono in molte e sostanziose pagine che affrontano gli svolti delle lotte operaie della città prima e durante la Prima guerra mondiale. Con Bordiga, Michele ebbe la possibilità di intrattenere un contatto diretto e di stima negli ultimi anni di vita del grande rivoluzionario (1969-1970) e, in quelli successivi alla sua scomparsa, un rapporto di fiducia si rafforzò con la seconda moglie Antonietta De Meo, tanto che Michele entrò a far parte, fin da subito, del gruppo che diete vita alla Fondazione: prima come consigliere e nel Comitato scientifico (con G. Galli, L. Grilli e altri) e, dal 2008, come presidente.

L’interesse e i saggi di Michele non si limitarono al protagonista fondamentale del comunismo italiano ma si aprirono anche su figure di militanti importanti ma meno conosciuti come F. Misiano (Due fuorusciti: Francesco Misiano e Silvio Trentin del 1973, scritto in collaborazione con G. Paladini) e P. Tresso (Pietro Tresso a Gravina in Puglia (1914-1915) del 1982). La passione per i saggi biografici sarà una costante della sua produzione scientifica che ritorna nei decenni del suo impegno come studioso.

In altri contributi, invece di concentrarsi sulle storie dei singoli, affronterà aspetti più generali, soprattutto della storia sociale e del Risorgimento: possiamo qui citare Filosofia industriale, organizzazione del lavoro e condizione operaia in una fabbrica pontificia della prima metà dell'Ottocento del 1975 e Gli operai dei lavori pubblici romani tra rivoluzione e restaurazione (1848-1850) l’anno seguente. Ed infine un interessante corso universitario dal titolo Marx, Engels e l'interpretazione materialistica del Risorgimento.

Collaborò con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana per la stesura di numerosi profili del Dizionario biografico degli italiani tra cui, bisogna ricordare, quella del dirigente del PCI Giorgio Amendola (vol. 34 – 1988). La collaborazione con la Treccani si rinnovò poi nel biennio 2005-2006.

Negli anni Novanta collaborò con un altro storico di vaglia come Luigi Cortesi, professore di Storia contemporanea presso l’Orientale di Napoli, con cui nel giugno 1996 partecipò al convegno “A. Bordiga nella storia del comunismo”, presentando un notevole intervento dal titolo L’elaborazione di alcuni concetti-chiave durante la prima militanza (tutti i contributi del convegno furono poi pubblicati in volume nel 1999). A partire da quell’anno, sempre con Cortesi, diresse i quaderni Scritture di Storia pubblicati dal Dipartimento di Filosofia e Politica dell’Orientale.

Un altro importante contributo si trova nella relazione Bordiga il comunista cancellato, intervento introduttivo al convegno “Scienza e politica in Amadeo Bordiga” del 2002.

Il breve scritto Il comunismo rivoluzionario di Amadeo Bordiga, pensato per l’opera d’insieme Napoli e la Campania nel Novecento. Diario di un secolo (2007) ma poi escluso dalla pubblicazione, sarà invece diffuso dal sito curato da S. Saggioro.

Per le pubblicazioni promosse e sostenute dalla Fondazione, scrisse l’introduzione alla ricerca di L. Gerosa sul poco conosciuto contributo di Bordiga in campo urbanistico, saggio pubblicato nel 2006 (L'ingegnere “fuori uso”. Vent'anni di battaglie urbanistiche di Amadeo Bordiga: Napoli 1946-1966).

Al centro dell’attività della Fondazione, Michele fu presente in tutte le manifestazioni pubbliche organizzate negli ultimi anni: “A. Bordiga e la Grande Guerra” (2015); “A. Bordiga e la Rivoluzione d'Ottobre” (2017); “A. Bordiga e la fondazione del PCd’I” (2021).

Nel volume che raccoglie i materiali del convegno per il 100° anniversario della nascita del PCd’I è presente il lungo saggio-introduzione, scritto a quattro mani con L. Gerosa (Prolegomeni alla fondazione del Partito comunista d’Italia: tre periodici gestiti da A. Bordiga contro la guerra e per la rivoluzione proletaria mondiale), ultimo suo contributo di riflessione sulla figura del rivoluzionario comunista.